Contributi ed esoneri per l’assunzione di giovani nelle imprese di settori strategici: pubblicato il Decreto
Approda in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero del Lavoro che attua l’esonero contributivo previsto dal Decreto Coesione, con incentivi fino a 800 euro mensili ai datori di lavoro che assumono giovani under 35 nei settori strategici e prevede un contributo di 500 euro mensili per l’avvio di nuove imprese da parte di giovani e donne.
Il decreto 3 aprile 2025, pubblicato sulla Gazzetta n. 111 del 15 maggio 2025, stabilisce i criteri e le modalità attuative dell’esonero contributivo introdotto dall’art. 21 DL 60/2024, convertito con modificazioni dalla L. 95/2024. L’esonero è finalizzato a incentivare l’occupazione giovanile nei settori strategici per lo sviluppo tecnologico e la transizione digitale ed ecologica e le misure introdotte sono legate all’assunzione di lavoratori subordinati ed anche all’autoimprenditorialità.
La misura prevede l’esonero del 100% dei contributi previdenziali INPS dovuti dal datore di lavoro (esclusi i premi e contributi INAIL), in questo caso la riduzione contributiva è riconosciuta fino a un massimale di 800 euro al mese per ciascun lavoratore.
L’agevolazione è riconosciuta per le assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025 con durata di massimo 36 mesi, e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
Per accedere all’agevolazione il lavoratore deve avere meno di 35 anni alla data dell’assunzione, essere disoccupato, ovvero privo di impiego e immediatamente disponibile allo svolgimento di attività lavorativa.
Ulteriori condizioni sono:
- Non aver avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso datore di lavoro nei sei mesi precedenti l’assunzione;
- Essere assunto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione o in apprendistato professionalizzante;
- Svolgere attività lavorativa presso unità produttive situate in Italia;
- Garantire un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti.
L’esonero è riservato ai datori di lavoro privati, compresi enti del Terzo Settore, a esclusione della Pubblica Amministrazione. Sono ammesse al beneficio solo le imprese che rispettano i criteri dimensionali di “piccola impresa”.
Particolare condizione è quella di operare in uno dei “settori strategici” individuati dal decreto (con codici ATECO specifici) legati a:
- innovazione tecnologica;
- transizione digitale ed ecologica;
- economia circolare;
- settori ad alta intensità di conoscenza e valore aggiunto.
L’elenco dettagliato dei codici ATECO ammissibili è contenuto in un allegato tecnico al decreto.
Per ottenere l’esonero previsto dall’art. 3, i soggetti dell’art. 21 c. 1 DL 60/2024 (convertito dalla L. 95/2024, devono inviare domanda esclusivamente online all’INPS, seguendo le istruzioni che fornirà l’Istituto.
Il Decreto, inoltre, prevede anche un contributo per l’autoimprenditorialità per chi tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 avvia un’impresa appartenente ai settori strategici indicati all’art. 2 c. 2 del decreto (ad esempio transizione ecologica, digitale, cultura, salute, cura, mobilità sostenibile, bioeconomia).
Le imprese devono essere avviate da soggetti che si trovano in stato di disoccupazione alla data di avvio dell’attività, ovvero giovani under 35 o donne di qualsiasi età.
Per tale agevolazione è previsto un contributo a fondo perduto di 500 euro al mese, per ciascun soggetto imprenditoriale beneficiario, fino a un massimo di 36 mesi e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
Anche per questa misura la piena operatività è collegata alla necessità di indicazioni da parte dell’Inps con apposita circolare.