Decreto Scuola, in arrivo il credito di imposta fino a 10mila euro per le imprese che assumono ricercatori

Con l’approvazione da parte della Commissione Istruzione del Senato si sblocca l’esame del disegno di legge di conversione del decreto PNRR Scuola (n. 45/2025): il provvedimento è atteso oggi in Aula e, se approvato, passerà alla Camera per la seconda lettura.

Uno degli emendamenti al testo introduce una nuova agevolazione volta a favorire l’assunzione di ricercatori. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta per le aziende che assumono addetti alla ricerca, soprattutto per consentire l’effettivo conseguimento degli obiettivi previsti dall’investimento 3.3 della Missione 4, Componente 2, del PNRR cioè quella legata a all’introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori da parte delle imprese.
Per l’attuazione della misura si prevede uno stanziamento di 150 milioni di euro.

Più in dettaglio, la misura riconosce un credito d’imposta dal valore di 10.000 euro alle imprese che, tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2026, assumono a tempo indeterminato persone in possesso del titolo di dottore di ricerca oppure che sono state titolari di contratti di ricerca, anche a tempo determinato (articoli 22 e 24 della legge n. 240/2010).
Il credito sarà riconosciuto per ciascuna assunzione di ricercatori e ricercatrici effettuata nel periodo agevolato.

Come si legge nel testo dell’emendamento approvato, il credito d’imposta è riconosciuto dal Ministero dell’università e della ricerca attraverso una procedura disciplinata con apposito decreto e può essere utilizzato esclusivamente in compensazione, senza l’applicazione dei limiti di cui all’articolo 1, comma 53, della legge n. 244/2007 e all’articolo 34 della legge n. 388/2000.

La misura va a sostituire quella introdotta dall’articolo 26, comma 1, del DL n. 13/2023 che prevede un esonero contributivo nel limite massimo di 3.750 euro annui (per massimo 2 anni) per l’assunzione a tempo indeterminato di ricercatori.
La nuova versione dell’agevolazione prevede che per poter accedere al credito d’imposta è sufficiente la sola assunzione di un addetto alla ricerca tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre del 2026.

Il credito d’imposta ottenuto dalle aziende non concorre alla formazione del reddito, né della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.

Pubblicato il 21 Maggio, 2025