Il Servizio Civile Agricolo diventa realtà: a ottobre sarà pubblicato sulla piattaforma del Servizio Civile l’Avviso per la progettazione dedicata agli Enti di SCU. E’ l’annuncio del Ministro per lo Sport e i Giovani e del Ministro per l’Agricoltura e la Sovranità alimentare e frutto di un protocollo d’intesa firmato lo scorso novembre.
Il Servizio Civile agricolo prevede una prima sperimentazione per 1.000 giovani dai 18 ai 28 anni, con un investimento inziale di circa 7 milioni di euro messi a disposizione dai due Ministeri, e si va ad aggiungere ad altre progettualità avviate negli ultimi anni in ambito digitale e ambientale.
E’ un’opportunità unica per avvicinare i giovani a un settore strategico come l’agricoltura, promuovendo al contempo la sostenibilità e l’innovazione e, più in generale, è un investimento sulle competenze dei giovani e sul loro futuro, che si qualifica ulteriormente grazie alla riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici dedicati a chi ha fatto l’esperienza del Servizio Civile.
I volontari del Servizio Civile Agricolo verranno impiegati in progetti che mirano a promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone rurali, la valorizzazione del territorio, la tutela dell’ambiente, la realizzazione di progetti sociali e la promozione dell’agricoltura sostenibile.
I progetti possono variare a seconda delle esigenze e delle priorità del territorio e l’obiettivo è coinvolgere i giovani in attività concrete e utili per la collettività, fornendo loro un’esperienza formativa e di crescita personale.
L’esperienza avrà una durata di 12 mesi per 25 ore a settimana con previsto rimborso mensile di 507 euro e la presenza di 80 ore di formazione da parte del soggetto proponente.
Gli Enti di SCU, a partire dal prossimo 2 ottobre 2024 con scadenza il 28 novembre 2024 potranno presentare i loro progetti spaziando in vari ambiti dell’agricoltura e delle realtà rurali, prevedendo, a titolo esemplificativo, attività di assistenza e terapeutiche rivolte a persone con disabilità o altri soggetti fragili, offrendo servizi, anche di tipo educativo o ricreativo, per bambini o ragazzi, oppure attuando iniziative di conoscenza, promozione e tutela dei prodotti agricoli e alimentari del made in Italy, fino alla conoscenza e promozione dei corretti stili di vita alimentari, anche per prevenire e contrastare i disturbi legati all’alimentazione o per ridurre lo spreco alimentare e valorizzare l’economia circolare. Sarà inoltre possibile attuare iniziative di promozione e sviluppo del coworking rurale, di educazione ambientale e alimentare, a tutela della biodiversità animale e del territorio (in particolare quello forestale), valorizzando le risorse agricole e riconoscendo il ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole, in particolare quelle giovanili.