Come vi avevamo anticipato nei nostri precedenti articoli, dallo scorso 18 aprile è possibile richiedere il cosiddetto “Reddito di Libertà” per le donne vittime di violenza, il contributo finalizzato ad assicurare autonomia abitativa e personale alle donne che subiscono vessazioni in ambito familiare.
Introdotto dal decreto Rilancio, il Reddito di libertà è un contributo economico mensile di 500 euro finalizzato a favorire l’indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza, in condizione di povertà legata a uno stato di bisogno straordinario o urgente, e seguite dai centri antiviolenza.
Fino al 31 dicembre 2025, tutte le donne in possesso dei requisiti previsti, possono presentare domanda.
Possono presentare l’istanza le donne interessate, direttamente o tramite delegato o rappresentante legale, per il tramite del Comune competente per residenza, utilizzando il modello di autocertificazione della persona interessata rilasciato dall’Istituto.
Le domande sono accolte sulla base delle risorse disponibili a livello regionale tenendo conto della data e dell’ora di invio delle stesse. Quelle presentate nel 2025, comprese quelle ripresentate entro il 18 aprile 2025, restano valide fino al 31 dicembre 2025. Tutti i dettagli nel messaggio 7 maggio 2025, n. 1429.
L’Istituto, inoltre, ha elaborato le domande ripresentate nella fase transitoria e ha determinato l’esito delle stesse, sulla base delle risorse disponibili a livello regionale, utilizzando come criterio la data e l’ora di invio della domanda originaria.
Come specificato dalla circolare INPS 5 marzo 2025, n. 54, le domande presentate all’INPS e non accolte potevano essere ripresentate entro il 18 aprile 2025, previa verifica da parte del comune dei requisiti per accedere al contributo. I comuni possono consultare l’esito delle domande ripresentate accedendo alla sezione “Reddito di Libertà” del servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”.
Vi ricordiamo anche un’altra misura a favore delle donne, il Microcredito di Libertà, con cui il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione delle donne che hanno subito violenza e si trovano in momentanea difficoltà finanziaria, un prestito rimborsabile a tasso zero, fino ad un importo massimo di 50.000 euro, per l’avvio o lo sviluppo di un’attività d’impresa.
Qui la nostra SCHEDA DI SINTESI