Il presidente di FiRA, Giacomo D’Ignazio, interviene in merito alle polemiche apparse sulla stampa riguardo alla gestione del complesso sportivo “Le Naiadi” di Pescara e sottolinea che “FiRA non gestisce le Naidi per ‘fare cassa’, ma perché come in house di Regione Abruzzo presta il suo servizio a supporto dell’Ente e, in questo caso, dovevamo rimettere in funzione il complesso sportivo in tempi celeri, peraltro sopperendo ad anni di incuria e abbandono. La gestione del complesso sportivo in capo a FiRA ha restituito a tutto il territorio regionale, in poco tempo, una struttura di pregio e ne ha consentito la fruizione continua alle Associazioni Sportive Dilettantistiche del territorio abruzzese e alle SSD accreditate al Comitato Italiano Paralimpici (il registro parallelo del CONI, ndr). Non solo: le Naiadi sono tornate centrali anche nel panorama sportivo nazionale, perché in questi mesi hanno ospitato importanti eventi organizzati da Società e Associazioni di altre regioni, che hanno scelto l’Abruzzo e Pescara per gare e iniziative che rientrano nei principali circuiti nazionali e internazionali. Penso ai Campionati nazionali Uisp, ad esempio, che in due fine settimana hanno portato alle Naiadi quasi tremila atleti di oltre 50 associazioni nazionali, oppure ai Campionati Nazionali Libertas di Nuoto e a tutte le competizioni organizzate dalla Federazione Italiana Nuoto, solo per citarne alcune. Parliamo di migliaia di persone che hanno popolato non solo gli spazi del Centro sportivo, ma anche le attività commerciali e ricettive di tutto il comprensorio. In poco più di sei mesi, da febbraio a settembre 2025, gli ingressi agli impianti sono più che raddoppiati, passando da 44.608 a 94.052. Certo non si può fare una stima di tutta la movimentazione economica relativa all’indotto e legata al fatto che le Naiadi, grazie a FiRA, siano tornate pienamente operative – aggiunge D’Ignazio -, ma va dato atto che l’investimento della Regione Abruzzo non può essere valutato solo in termini di ingressi e fruizione delle piscine, poiché rientra in una visione più ampia di promozione delle attività sportive e di marketing territoriale. Quanto alle polemiche sulle condizioni di rinnovo dei contratti con le ASD, è bene ribadire che FiRA continua a garantire costi calmierati agli iscritti per fruire delle piscine e di tutti i servizi ad esse connessi, ma non può assolutamente derogare in materia di sicurezza. Il regolamento prevede che ogni associazione che acquista spazi acqua deve garantire la presenza di un suo bagnino e di un defibrillatore per la sicurezza dei propri iscritti: credo sia nell’interesse di tutti che queste condizioni siano rispettate”.

